sesso focosoUna ricerca condotta dalla Doxa- Pharma in collaborazione con Aogoi (Associazione ginecologi ospedalieri italiani) ha messo a nudo la relazione che gli italiani hanno con il sesso e sono emersi dei dati molto significativi regione per regione.

I napoletani per esempio, sarebbero molto focosi ma avrebbero una durata molto limitata e visto che qui non vale il detto: “il gioco è bello solo se dura poco” una donna italica su quattro sarebbe insoddisfatta dei “tempi amorosi”. Per il resto gli italiani lo farebbero in media 108 volte in un anno attestandosi poco al di sopra della media mondiale che è di 103 rapporti. Il dato preso in se non sarebbe nemmeno male visto che in pratica riconoscerebbe un amplesso amoroso ogni tre giorni ma i problemi arrivano proprio nella durata di questo amplesso.

Per circa quattro milioni di coppie infatti, il rapporto sessuale terminerebbe dopo soli due minuti e cosi ben 7 italiani su dieci si sentono poco appagati dalla loro vita erotica. Questo rischia di far scoppiare circa 800mila coppie che sarebbero già pronte ad abbandonarsi all’infedeltà pur di ritrovare nuovi impulsi e fantasie sessuali assopite. E sono proprio le donne quelle maggiormente colpite da questo problema visto che, sempre secondo questa ricerca che ha coinvolto ben tremila interviste di entrambi i sessi fra i 18 ed i 55 anni, una femmina su due penserebbe ad un altro maschio per accoppiarsi più felicemente rispetto al proprio compagno.

In questo quadretto poco idilliaco gli uomini del Sud sarebbero comunque quelli più focosi a letto, ma anche i più veloci. La ricerca, infatti, non smentisce il proverbiale “ardore” del sud: Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania sono  le regioni dove gli uomini sono più attivi e focosi, però il problema della durata fa stemperare di molto il mito. Infine più ossessionati dal tradimento sarebbero calabresi e lucani, (non a caso essendo anche i più colpiti dalla sindrome del “sesso veloce”. Secondo l’indagine i maschi di Calabria e Basilicata infatti sarebbero sì fra i più attivi per rapporti sessuali, ma presenterebbero anche un’alta frequenza di eiaculazione precoce (il doppio della media nazionale). Tra i più freddini invece del paese i trentini ed i lombardi.