Un’ora libera ogni settimana per i dipendenti pubblici da dedicare al sesso con il proprio consorte o partner, pagata come ora lavorativa, è questa la particolare proposta lanciata da un consigliere comunale della piccola cittadina di Overtornea in Svezia.

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Il consigliere in questione è il quarantaduenne Per-Erik Muskos, che con questa proposta ha raccolto un numero davvero molto elevato di sostenitori, sia nel dibattito pubblico che all’interno dei social forum della rete, dove si propone di adottarla in tutta la nazione. E’ chiaro quello del soddisfacimento del proprio desiderio sessuale è un argomento che sta particolarmente  a cuore alla popolazione svedese, ma che dovrebbe essere bene a mente anche nelle altre nazioni, soprattutto perché lo stress da lavoro spesso riduce i tempi e le energie necessarie per un’adeguata attività sessuale. A sostegno della sua proposta il consigliere ha affermato: “Fare sesso è un ottimo esercizio fisico e la scienza documenta i suoi effetti positivi sul benessere della persona”.

Dunque la proposta si sostanzia in veri e propri sussidi per fare sesso, con lo scopo che non si limita a garantire ai lavoratori quel piacere fisico che indubbiamente li rende più felici e quindi più produttivi sul lavoro, ma anche incentivarli a fare figli e quindi a contrastare il forte calo della natalità che si è registrato negli ultimi anni.

La Svezia si contraddistingue da anni per essere un paese all’avanguardia dal punto di vista della libertà sessuale e dell’anticonformismo e quindi non stupisce che la mozione del consigliere verrà sottoposta ad una votazione da parte dell’assemblea comunale del luogo. Questa iniziativa sarebbe l’ennesimo aiuto ai nuclei familiari, dopo i lunghissimi periodi di congedo parentale e i sussidi rivolti alle ragazze madri, d’altronde questa nazione scandinava può permetterselo visto che ha i conti pubblici in ordine e vanta buoni tassi di crescita economica.