La fustigazione è una pratica erotica intesa come tortura estrema. Non lasciamoci ingannare dall’immagine che potete avere da questa sessione un pò più diretta di altre, ma mai violenta nel vero senso della parola. In realtà richiama il significato della flagellazione con pena corporale adottata in caso di schiavitù o reati. Una Mistress frusta il suo schiavo dopo aver focalizzato il limite di sopportazione al dolore che esso ha, e che capirà meglio una volta iniziata l’azione erotica. Vi sono vari tipi di fruste che si possono usare, da quelle soft a quelle più dolorose. Il flogger ad esempio, fa parte di una fustigazione dolce e se vogliamo, può servire come inizio. E’ una frusta multi coda morbida che produce varie sensazioni una volta a contatto con la pelle, in rapporto anche alla forza in cui una Padrona agisce sul corpo. Vi sono però anche flogger a code piatte o appuntite, che risultano così, più esigenti al colpo, lasciando segni più evidenti.

Altri modelli di fruste possono essere le classiche da fantino, o lunga in cuoio, lattice, nylon, gomma, canna di bambù, il gatto dalle 9 code e tante altre. Ogni Mistress sceglie la propria frusta in base al suo appagamento. Lo schiavo gode dei segni che la sua Dea lascia sul suo corpo, dalla schiena, alle gambe, al petto, alle braccia e via dicendo. Questa sessione erotica è una sorta di “marchio” che la dominatrice provoca sul sottomesso, e tutto viene inteso come un legame di proprietà al massimo dolore di quest’ultimo.

Non tutti si lasciano frustare e una Mistress per farlo deve avere un minimo di esperienza e capire i vari limiti. Fate dunque attenzione nello svolgere questa pratica, che, se non fatta con coscienza e consapevolezza può risultare pericolosa.

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