Il prossimo 14 agosto chiuderà i battenti la discussa esposizione intitolata “Lust & Vice” che è attualmente allestita presso il National Museum di Stoccolma.
Aperta al pubblico lo scorso 24 marzo, l’esposizione contiene dipinti,statue, schizzi, e stampe dal contenuto altamente erotico ed è stata osteggiata da molti critici d’arte svedesi e non.

Considerato che è sempre molto difficile stabilire chi abbia torto o ragione in questi casi, ci limiteremo a descriverne i contenuti e lo spirito che la anima, suggerendovi ovviamente di andare a vistarla di persona cosi vi potete fare una idea del tutto personale che è sicuramente l’approccio migliore a questo genere di cose.

Lo scopo dell’esposizione è duplice: da una parte si vuol mostrare come vizio, peccato e sessualità siano rappresentati nel corso del sedicesimo secolo fino ai giorni nostri seguendo le opere di diversi artisti, dall’altro si vuol studiare come anche il concetto di immoralità sia radicalmente cambiato nei diversi secoli.

La mostra quindi è proprio anche un invito personale per mettersi alla prova e scoprire il confine interiore tra quello che consideriamo immorale e viceversa quello che accettiamo come morale.

Sono circa 200 le opere raccolte dalle collezioni stesse del museo, la maggioranza delle quali dedicate al nudo femminile ed in particolare al sedere, la cui immagine, nei secoli passati, era considerata molto peccaminosa solo per il semplice fatto che erano gli animali a fare del sesso da dietro..
Molte sono quindi le opere che traboccano di erotismo, anche se nella maggioranza dei casi e almeno nelle intenzioni degli stessi autori come per esempio Johan Tobias Sergel e Carl August Ehrensvärd , non erano state create per una visione pubblica, ma bensì pensate per una visione privata e solamente maschile.

Anche partendo da questo aspetto prende lo spunto la sezione cosidetta contemporanea dell’esposizione, dove, con la presenza di opere di artisti donna come Gisela Schink o Kristina Jansson si vuole abbattere definitivamente questo tabù affermando quindi la piena dignità anche della donna nel poter fruire dell’erotismo più esplicito.

La mostra è aperta a tutti senza restrizioni di età
proprio perché gli stessi organizzatori non hanno voluto mettere un confine artificiale fra ciò che è considerato decente e ciò che invece non lo è.
E’ quindi una questione assolutamente tutto personale e sarà eventualmente compito dei genitori adulti essere pronti a rispondere alle domande più imbarazzanti.

Il prezzo del biglietto intero costa 120 Corone Svedesi, 100 invece il ridotto.